Carbonato di Calcio
Sostanza “alcalinizzante” in grado di correggere il PH. In caso di insufficienza renale, i reni non riescono a mantenere costante il PH del sangue, eliminando gli acidi che si formano durante il metabolismo e riassorbendo gli ioni bicarbonato. I reni quindi non riescono più a svolgere questa funzione e si verifica la cosiddetta “acidosi metabolica” che consiste appunto in un abbassamento del PH. Il carbonato di calcio, infine riduce l’assorbimento del fosforo a livello intestinale, tale funzione rallenta la progressione della patologia.

Lespedeza capitata
L’Azotemia (BUN) è la misurazione dei livelli di azoto ureico nel sangue. L’urea è sintetizzata dal fegato attraverso il ciclo dell’urea come prodotto di scarto della digestione delle proteine, un suo aumento nel sangue indica una diminuita efficienza dei processi di smaltimento delle scorie da parte dei reni. Un livello troppo alto di azotemia può indicare malattie renali, infezioni, linfomi, calcoli, malattie epatiche…
La Lespedeza capitata agisce proprio in tal senso, considerata un toccasana nelle patologie croniche dei reni. Ricca in flavonoidi, la Lespedeza e la Kempferitrina mostrano una forte attività drenante senza andare ad alterare l’equilibrio dei sali minerali dell’organismo. La Lespedeza esercita una buona azione ipoazotemica, cioè in grado di diminuire la concertazione di azoto dell’organismo. La rutina, altro principio attivo della Lespedeza svolge un ruolo importante sulla funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio.

Chitosano
Il chitosano, insieme al carbonato di calcio aiuta a mantenere, nel tratto intestinale, un corretto livello di fosforo e di prodotti della digestione delle proteine (es. scorie azotate). Recenti studi dimostrano la capacità di tale principio attivo di ridurre la concentrazione ematica di urea e creatinina, ciò significherebbe fornire un rimedio ad animali che soffrono di insufficienza renale cronica. Sarebbe in grado di permettere un maggior controllo delle placche ateromasiche ed avere un’azione inibitrice nei confronti dell’assorbimento di trigliceridi, garantendo una riduzione delle concentrazioni ematiche di questi elementi.

Tarassaco
Proprietà depurative, purificanti, antinfiammatorie e disintossicanti nei confronti del fegato. Favorisce l’eliminazione delle scorie (es. acidi urici) è quindi indicato in casi di insufficienza epatica e calcoli biliari. Ha proprietà diuretiche, infatti, grazie ai flavonoidi, stimola la diuresi favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Stimola la funzione biliare, epatica e renale, cioè attiva gli organi emuntori (fegato, reni e pelle) adibiti alla trasformazione delle tossine nella forma più adatta alla loro eliminazione. I principali componenti del suo fitocomplesso sono alcoli triterpenici (tarasserolo), steroli, vitamine (A, B, C, D), inulina, tarassacina e diversi sali.
Queste sostanze hanno anche proprietà purificanti, antinfiammatorie e disintossicanti nei confronti del fegato: favoriscono l’eliminazione delle scorie, rendendo il Tarassaco una pianta epatoprotettiva.

Ortica (Urtica dioica L.)
Ricca di principi attivi nutritivi a lento rilascio, agisce da spazzino naturale dei residui metabolici dell’organismo. Drenante, con azione antinfiammatoria, velocizza l’eliminazione dell’acido urico. Ha un forte potere alcalinizzante è quindi indicata in caso di affezioni reumatiche, di calcoli renali, di renella e nel caso di infiammazioni che colpiscono le vie urinarie. Le sue proprietà rinvigorenti, depurative e tonificanti sono confermate dalla presenza elevata di flavonoidi antinfiammatori – come la quercetina – e dai suoi nutrienti biodisponibili come le vitamine A, C e D e i sali come ferro, calcio e magnesio. Grazie alla creatina, l’ortica stimola la secrezione dei succhi pancreatici.

Seleniometionina
Svolge un’azione chelante su certi metalli pesanti, acidifica il PH delle urine contribuendo a prevenire alcuni tipo di litiasi renale.